Roma 2016 – Concorso per la riqualificazione dell’area militare di via Guido Reni (Museo della Scienza).
Il nuovo quartiere della scienza non sarà un freddo hortus conclusus ma un luogo dove ognuno, nessuno escluso possa sperimentare la conoscenza e i saperi. Consumare la cultura che non conosce ostacoli, una scienza che sappia suscitare emozioni, passioni e attenzioni; dove interno ed esterno si integrino in un continuum spazio temporale senza cesure, come si fondono nel nostro cervello. Verde, acqua, costruzioni, arte e gioco interattivo. Dove si possa costruire quell’araba fenice che è la transcultura.
Per finire il museo della scienza che pensiamo e che in effetti sogniamo è un Tèmenos ma un tèmenos accessibile e superabile. Il termine nel tempo passò ad indicare la recinzione dei luoghi sacri, ma anche il solco che veniva scavato per delimitare il luogo in cui sarebbe stata fondata una città. Per Jung infine è il luogo magico e sicuro in cui si può realizzare l’ incontro e la relativa presa di coscienza con l’inconscio e i suoi contenuti.
Questo museo è in sintesi il tèmenos totalmente accessibile e oltrepassabile. Uno spazio cerebrale dove tutto si fonde e si integra.